Biolaghi – Biopiscine

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CORSO SULLA REALIZZAZIONE DI BIOLAGHI – BIOPISCINE

Il 19 e 20 Marzo 2016 presso ns sede Cerveteri (Rm)

Programma:

– Cenni storici
– Tipologie di laghi: specchio d’acqua, giochi d’acqua, lago ornamentale solo con piante (watergardening), lago con pesci e piante, lago per carpe koi (specialistico), Biolago, Biopiscina
– Principi di funzionamento:
– Principi di Idraulica
– Principi di chimica dell’acqua nei biolaghi
– Aspetti biologici ( Fitoplancton / Zooplancton, Microrganismi / flora e fauna superiori. cicli dell’carbonio, azoto, fosforo. Microorganismi autoctoni ed effettivi.
– Tipi difiltrazione / I tempi del biolagho: quando un biolago diventa biolago

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– Fitodepurazione di acque chiare (flussi d’acqua, substrati, piante acquatiche)
– Aspetti energetici. Consumi. Memoria dell’acqua, Flowform.
– Scavi, drenaggi e impermeabilizzazione . Tecnica di impermeabilizzazione con EPDM .
– Progettazione tecnica, progettazione architettonica:
– Schemi costruttivi.
– Particolari (bordi e finiture, illuminazione, scale, deck, pergolati, cascate, pietre e ciottoli).
– Impianti idraulici ed elettrici, vano tecnico, sicurezza.
– Biolaghi di grandi dimensioni (> 4000 m²)
– Manutenzione di biolaghi e biopiscine. Problematiche e risoluzione.
– Quadro normativo in Italia e in Europa.
– Case studies
– Dibattito e confronto

Orario  9,30-17,30
Grazie ad un contributo della Regione Lazio il corso è Gratuito per i giovani sotto i 35 anni anni.
Per info ed iscrizioni: info@liberapolis.it  Tel. +39 3273932525 chiedere di Simone
Se si scrive via mail specificare sempre la propria età e numero di telefono.

Docente
Dott. Giovanni Muccinelli
http://www.biolaghetto.it/
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ISCRIZIONE

I posti sono limitati, per perfezionare l’iscrizione è necessario inviare quanto prima una mail di richiesta con nome, cognome, residenza, età e titolo di studio a info@liberapolis.it

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biolago

Cos’è il biolago

è una piscina naturale di facile realizzazione e manutenzione. Si tratta di uno specchio d’acqua balenabile ed ecosostenibile, dove le piante acquatiche sostituiscono l’uso del cloro e convivono con microrganismi.

Com’è fatto

Una zona è riservata all’uomo per il nuoto e il divertimento, l’altra alle piante acquatiche e ai microrganismi che garantiscono la purificazione dell’acqua. Con il tempo, in questo micro-ambiente si instaura un habitat di flora e fauna che si rigenera seguendo i ritmi naturali dell’ambiente. Si tratta di un’oasi per la fauna, la flora e l’uomo, che garantisce ottimi risultati naturalistici, paesaggistici ed estetici.

Il biolago è molto più di una piscina

Il principio del biolago balneabile o piscina naturale, sta nel fatto che in esso la depurazione avviene in modo assolutamente naturale, sfruttando la capacità autodepurativa dell’acqua, quindi tassativamente senza prodotti chimici, come il cloro. Questo determina un’acqua dolce, piacevole sulla pelle, senza alcun rischio di arrecare allergie. Alla qualità dell’acqua si aggiunge il vantaggio di un impianto naturalistico che in poco tempo, diventa una vera e propria oasi per la fauna, la flora e per l’uomo. Si tratta di una piscina viva in modo del tutto naturale, che non prevede svuotamenti o coperture invernali. L’acqua nel circuito chiuso resta infatti sempre più calda, e durante l’inverno non si hanno più problemi di svuotamento; nel periodo freddo il complesso assume l’aspetto di un lago decorativo che in superficie può perfino gelare senza alcuna conseguenza. Non esiste più neanche la necessità di scarico in fognatura, né di reimmissione settimanale di acqua potabile (salvo in estate per compensare l’elevata evaporazione). Potremo così avere costi minori di gestione e durata illimitata: con il tempo, infatti, nel micro-ambiente si instaura un habitat di flora e fauna che si rigenera seguendo i ritmi naturali dell’ambiente.

Solo una zona è riservata all’uomo, perché possa nuotare e divertirsi. L’altra invece, è riservata alle piante acquatiche e ai microrganismi, grazie ai quali avviene la purificazione dell’acqua.

Biopiscine   La Piscina Biologica Mediterranea   Piante che Depurano l'Acqua - Libro   Manuale Pratico di Fitodepurazione - Libro

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Importanza dell’acqua e delle piante acquatiche

Scegliere un biolago significa innanzitutto comprendere l’importanza dell’acqua e della natura che lo circonda. L’acqua è un ecosistema complesso, in stretto rapporto con il territorio circostante: montagne, foreste, campagne, giardini e città. Essa è ricchissima di batteri, di esseri unicellulari che hanno il fondamentale compito di mineralizzare la sostanza organica e renderla riutilizzabile. A rendere vivo l’ecosistema del biolago, sono gli innumerevoli organismi animali e vegetali, unicellulari e pluricellulari, che occupano ogni piccolo spazio disponibile e che sfruttano ogni tipo di risorsa. Anche le piante acquatiche depurano l’acqua grazie ad alcune importanti proprietà: assorbimento dei metalli pesanti, filtrazione di sostanze da intorbimento, assorbimento di sostanze nutritive, assorbimento di composti organici tossici.

La fitodepurazione

La capacità autodepurativa dell’acqua sarebbe ottima, se l’eccessiva quantità di rifiuti e sostanze tossiche che vi versiamo non alterassero il delicato equilibrio riducendola. La capacità di fitodepurazione delle acque posseduta dalle piante acquatiche è negli ultimi anni in fase di notevole rivalutazione. Sono sempre più numerosi i campeggi, i piccoli villaggi e insediamenti in cui la fitodepurazione viene utilizzata quale valida alternativa allo smaltimento in fognatura delle acque bianche e nere. Secondo alcuni studiosi, almeno in certe situazioni, la tecnica consentirebbe anche consistenti risparmi economici e la fitodepurazione viene ora usata sempre più frequentemente anche per la rinaturalizzazione di fiumi, laghi e canali inquinati.

Le piante

Negli ambienti acquatici naturali, si sviluppano particolari specie di piante che hanno l’importante caratteristica di favorire la crescita di microrganismi, essenziali per la depurazione. Non meno importante è la presenza delle piante riparie e prettamente terrestri. Boschi, fasce spondali, con le loro componenti erbacee, arbustive e arboree, rappresentano un elemento di equilibrio che mette in stretta relazione l’ambiente acquatico con quello terrestre. Le piante contribuiscono, con l’intreccio delle loro radici, a consolidare le sponde, e con le chiome ad ombreggiare l’acqua mantenendo ombra e impedendo la proliferazione d’alghe e macrofite.

Grazie al loro apparato radicale ramificato, le piante acquatiche contribuiscono a consolidare le sponde, migliorano la qualità dell’acqua e sono attive nel contrastare il fenomeno dell’eutrofizzazione. Filtrano le sostanze sospese che potrebbero intorbidire l’acqua. In collaborazione con alcuni batteri scompongono composti chimici anche complicati, e neutralizzano sostanze tossiche e nocive presenti nell’acqua.

Le piante acquatiche possono essere suddivise in 5 categorie:

Piante da riva

Sono numerosissime e possiedono le più svariate forme e fioriture. Ristabiliscono l’equilibrio biologico compromesso dall’inquinamento ambientale.

Depurano l’acqua assorbendo metalli pesanti, sostanze nutritive e composti organici tossici. La loro azione filtrante rende l’acqua trasparente.

Piante sommerse

Indispensabili per produrre ossigeno, le piante di questo gruppo si inseriscono sul fondo per rimanere sommerse. Non si nutrono del substrato ma assorbono le sostanze nutritive direttamente dall’acqua e contribuiscono alla pulizia del biolago.

Piante ombreggianti

Possiedono grandi foglie, e tra queste, le più conosciute sono il Fior di Loto e le Nymphaee. Queste piante, molto decorative, contribuiscono ad ombreggiare la superficie dell’acqua, riducendo notevolmente la formazione delle alghe ed il riscaldamento dell’acqua.

Piante emerse

Sviluppano una vegetazione più o meno alta, sopra il livello dell’acqua. Molte di loro hanno grandi capacità di filtrazione e assorbimento.

Piante palustri

Vivono sulle sponde in acqua dalla minima profondità, e non soffrono per brevi periodi di abbassamento del livello. Nella realizzazione di un biolago la scelta di forme e dimensioni è totalmente libera: non esistono schemi di costruzione prefissati e rigidi.

Scelta del luogo

Il biolago va situato a riparo dal vento per proteggere le piante – sconsigliamo un luogo troppo basso dove l’aria fredda si ferma – distanza ad almeno 8 metri dalla presenza di alberi:

  • per evitare la caduta di foglie
  • la propagazione di radici che potrebbero danneggiare le fondamenta
  • l’ombra prodotta dalle fronde non favorisce la fioritura delle piante e alcuni tipi di foglie contengono sostanze chimiche che possono danneggiare l’intero sistema.

Elementi del biolago

 

  • L’area balneabile completamente libera dalla presenza di piante acquatiche, si presenta con un fondo visibile, ricoperto da un telo impermeabile. Il telo impermeabile non è visibile, perché coperto da ghiaie e piante acquatiche.
  • Le aree spondali periferiche confinano con quella balenabile, sono meno profonde e svolgono la funzione di zone per la rigenerazione dell’acqua.
  • Una pompa per il ricircolo dell’acqua all’interno del sistema riporta l’acqua depurata dall’area di rigenerazione nella zona di balneazione.
  • Un “lago di depurazione” a monte (che deve avere una superficie all’incirca del 30% rispetto a quella del biolago balenabile) con piante palustri.
  • Un ruscello collega il lago di depurazione al biolago balneabile. L’acqua del ruscello, ossigenata da salti e da una piccola cascata, riappare sotto forma di piacevolissima sorgente artificiale.
  • Skimmer galleggianti (sono retine in plastica) fungono da raccoglitori delle foglie in superficie.
  • Filtri naturali completano il sistema depurativo.

Acqua

E’ importante avere nelle vicinanze della costruzione una fonte d’acqua. Questo per agevolare il riempimento iniziale, le pulizie e per le aggiunte idriche dei mesi estivi

Elettricità

L’impianto elettrico dovrebbe essere a portata di mano per far funzionare le pompe, i filtri e l’illuminazione

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8 pensieri su “Biolaghi – Biopiscine

  1. salvatore

    salve, sarebbe possibile sapere quali piante si usano? sono solo piante acquatiche ad avere le caratteristiche adatte o esistono anche alberi capaci di aiutare la fitodepurazione?

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  2. deborah

    buongiorno, avrei il desiderio di realizzare un biolago da sola.
    Chi mi può dire quante e quali piante per metro cubo di superficie servono per rendere l’acqua balneabile e microbiologicamente sicura? questi valori li trovo scritti su qualche libro?
    Grazie
    Deborah

    Rispondi
    1. Simone Itri Autore articolo

      se sei vicino roma puoi venire da noi ti diamo alcune piante e spieghiamo quello che sappiamo… se vuoi una consulenza professionale puoi cercare maria cristina grandi su internet… cmq nel 2016 fare un mini corso di 2 giorni sui biolaghi…

      Rispondi
  3. Silvia Filippi

    Ciao Simone, volevo chiedere le dimensioni minime per costruire un biolago. Stiamo cercando di prendere in gestione un parco cittadino e l’idea è carinissima oltreché utile. Un saluto. Silvia.

    Rispondi

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