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Humus – Homo – Humilis
MANUALETTO PER UNA COLTIVAZIONE SENZA LAVORAZIONE DEL SUOLO E SENZA IRRIGAZIONE AUTOMATICA
Parafrasando il Lorax del dr. Seuss che “parla per gli alberi che voce non hanno”, vorrei dar voce alla terra, ovvero allo strato superficiale di crosta terrestre che ospita l’Humus.
Humus e Homo sono etimologicamente connessi tra di loro e non a caso; La parola “Uomo” deriva dal latino “Homo” che è a sua volta collegata con la parola “Humus” ovvero “Terra”. Uomo e Terra sono uniti visceralmente. Comprendere ciò può aiutarci a cambiare atteggiamento, rispettare il suolo e quindi noi stessi.
Il testo è indirizzato a tutti gli esseri umani che mangiano ortaggi. Agli amanti della natura e soprattutto a tutti coloro che già hanno esperienza nella conduzione di un orto e cercano un modo naturale di far produrre alla terra per scopo di autoconsumo. Ma anche molti altri possono beneficiare di questa lettura, per esempio coloro che hanno scarsa disponibilità di acqua irrigua, tutti gli operatori agricoli aperti verso nuove possibilità o chi desidera rigenerare un suolo povero.
Il lettore non si aspetti una ricetta magica. Non esiste! Come non esistono pasticchette che risolvono tutti i nostri guai. Quello che posso fare, mettendo da parte campanilismi e personalismi, è condividere, (sperando che lo facciate anche voi) informazioni ed esperienze che possono aiutarci ed indirizzarci verso scelte più consapevoli accorciando le tempistiche di sperimentazione per raggiungere degli obiettivi. Ad ogni modo il processo continuo e personale di azione – osservazione dei risultati – aggiustamento del tiro attraverso la nuova azione, è parte inevitabile ed imprescindibile di questa come di molte altre attività umane. È necessario entrare in un’ottica in cui non sono gli esperti che ci dicono come si fa l’orto, ma è la nostra terra che ci dice di cosa ha bisogno per ricreare l’abbondanza e la prosperità che i secoli di sfruttamento precedente le hanno tolto. Sostanzialmente si tratta di mettersi al servizio, di chinarsi e coltivare Umiltà che guarda caso deriva anch’essa dal latino Humilis a sua volta collegato al temine Humus-Terra.
Le varie tecniche e modalità di lavoro sono degli strumenti ed ogni strumento è di per sé neutro, né buono né cattivo, sta a noi aver chiari gli obiettivi e conoscere il nostro terreno di azione affinché lo si possa utilizzare con cognizione.
L’evoluzione nel mio modo di approcciare l’orto coincide, come molte altre attività, con il mio percorso di crescita personale.
Io stesso, come molte persone e per molto tempo, anche se animato da positivi intenti di rispettare la terra, (si pensi all’agricoltura biologica e derivati) ho continuato di fatto a maltrattarla, per anni. Fortunatamente, nel cercare nuove strade, attraverso gli esperimenti recenti ho chiarito aspetti pratici che mi auguro possano essere utili non solo agli amici e conoscenti che mi stanno chiedendo informazioni ma anche ad altri lettori che potrebbero identificarsi e ritrovarsi in alcuni passaggi che sono comuni a tutti gli Uomini in cammino. Eccomi quindi, spinto dalla voglia di metterle insieme in maniera più ordinata, le riflessioni e le conoscenze acquisite nel percorso.
Gli aspetti pratici sono approfonditi in particolare nei capitoli HUMUS, PACCIAMATURA, ERBE SPONTANEE e IRRIGAZIONE.
Ho cominciato con l’intento di scrivere un breve articolo, ma il testo si è allungato un po’ più del previsto, così per renderlo più fruibile ho pensato di dividerlo in capitoli.
- Premesse, la mia storia personale
- L’illuminazione
- HUMUS, sostanza misteriosa e olistica
- PACCIAMATURA – materiali e tecnica
- LO ZEN E L’ARTE della Pacciamatura
- ERBE SPONTANEE
- IRRIGAZIONE
- FOTOSINTESI CLOROFILLIANA e la ruota della vita
- FUNGHI
- Importanti nozioni sulla Storia dell’Agricoltura
- Il Bilancio Energetico
- Altre Curiosità