by Thomas Allocca
esperto internazionale di bamboo da legno
fondatore Madake Project
autore del libro “Chishima bamboo. The King of the North” di prossima uscita
www.wooden-architecture.org
Nessuno è in diritto di giudicare fino alla completa conoscenza dei fatti, molto spesso anche i tribunali commettono errori e la stessa millantata giustizia divina pare che a volte abbia criteri diversi da quanto crediamo, restando latitante o agendo per vie lunghe e controverse rispetto a quanto invece ci sarebbe più gradito e comprensibile. Ad ogni modo, la giustizia pare sia una faccenda molto personale, ogni cultura ne ha una concezione diversa con garanzie tutte proprie, così come il concetto di violenza. Basti pensare ad esempio al concetto di violenza sessuale per alcuni come noi europei condannando anche una pacca sul fondoschiena ad una donna contro la sua volontà mentre per altre culture la donna non ha diritto neppure di voto. Ad ogni cultura i suoi perché, giusti o sbagliati che siano per altri, ma da italiano non posso restare a guardare, non posso evitare di indignarmi quando sento di maltrattamento a donne e bambini perché non appartiene alla mia cultura, al mio essere. La stessa indignazione la suscita chi ruba infilandosi nella proprietà altrui, qualunque sia la ragione, fame o disperazione, perché sono del parere che un piatto di pasta non si nega a nessuno e non serve prenderselo con la violenza. Ogni giorno si sente parlare di assalti ad anziani che in casa si ritrovano estranei rapinatori, ma sempre piu spesso non basta rapinarli, devono devastare, massacrare, distruggere cose e vite con una cattiveria che non credo sia conseguenza della disperazione ma al contrario utilizzata la fame come occasione per dar sfogo ad una natura violenta. Esistono dunque anche diverse violenze e a mio parere quella che si fa vendendo illusioni non è da meno di quella fisica. In Italia esiste il reato di abuso di credulità popolare e dai discorsi di molti politici ai prodotti di molti venditori si abusa piu di quanto in realtà si condanni, allora non resta che difendersi come si può da soli e la migliore arma è data dall’informazione, attingere quante piu informazioni possibili e con senso critico per dare una cognizione di causa alle conclusioni e costruirsi un proprio know-how, il proprio scudo contro gli abusatori di credulità popolare. In molti casi funziona, come ad esempio la famosa truffa di Wanna Marchi sul sale come prova di malocchio, che per la maggior parte delle persone era chiaro si trattasse di inganno a scopo vendita talismani, perché noto alla maggior parte delle persone che oltre certe quantità il sale non si scioglie più in acqua se questa raggiunge la sua saturazione salina, ma molti sono stati anche quelli che ci sono cascati e che si sono indebitati pur di permettersi i talismani contro il sospetto di malocchio. Per molti non c’è nulla di violento nel circuire una persona a scopo di lucro, anzi è oggetto di vanto ritenendosi abili venditori, ma è mio parere che se anche in molti casi si può comprendere in molti altri la violenza è paragonabile ad entrare in casa di quelle persone e rapinarle, maltrattarle, devastargli casa sapendo che non avranno piu possibilità economiche di rimediare ai danni. A cosa mi riferisco lo chiarisco subito. Sono uno dei massimi promotori al mondo delle potenzialità economiche ed ecologiche dei bamboo ed esperto abbastanza da non poter restare indifferente, senza indignarmi, quando ricevo telefonate da parte di chi, contadino in difficoltà economica a portare avanti un’azienda tramandata da generazioni mi chiede consulenza se ha fatto bene e se potrò aiutarlo a rendere al massimo la produttività del bambuseto che ha avviato, ha attivato un mutuo ipotecando casa e campi, mezzi agricoli e parte della sua pensione pur di salvare l’azienda e il futuro della sua famiglia. Credo sia abbastanza chiaro il punto della situazione e il mio invito a fare attenzione, perché da esperto so che quel contadino perderà tutto se ha investito sulla specie sbagliata. Non tutti i bamboo sono uguali, non tutti i migliori sono adatti al clima italiano, non tutti i terreni hanno un pH adeguato, non tutti i bamboo piu adatti hanno una reale potenzialità economica tale da salvare un’azienda agricola in fallimento se i tempi sono piu lunghi delle scadenze di debito. Non potevo restare in silenzio. Attraverso il Madake Project conosco ormai rese e difficoltà del mondo agricolo italiano fin troppo bene per non mettere in guardia da esperto e da italiano che se con i bamboo si può realmente fare business anche in Italia è però oltremodo necessario che si abbiano idee chiare a riguardo e supportati da esperti perché si rischia di aprire la porta di casa a nuove Wanna Marchi e ritrovarsi con la vita devastata.
photo by Thomas Allocca (giant timber bamboo plantation | Madake Project)
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Thomas Allocca
www.wooden-architecture.org
+393395368672 Italy
Ho letto l’articolo “attenti a chi aprite le porte” e concordo con Lei ,bisogna prestare attenzione ed accedere a piu’ fonti d’informazione quando si intende fare investimenti . Avra’ capito che mi riferisco alla coltivazione di bambù only moso gigante nel web si trova praticamente un solo referente che la fa sembrare cosa facile e di sicuro successo e per questo si è inconsciamente spinti a darne credito nella speranza di aver trovato il modo di far denaro piuttosto facilmente o quanto meno rendere redditizio il terrene agricolo (non si capisce perchè fa la fame proprio chi produce cibo) e quindi anch’io ci sto pensando la mia azienda si trova in Veneto zona del Piave pianura padana terreno medio impasto ph neutro le risulta possa essere adatto a questa qualità di bambù ma più di tutto vorrei sapere secondo la Sua esperienza quanto mi risulterà difficoltoso contenete l’invasivita tipica di questa gramigna nel rispetto dei confinanti e del mio vigneto e che possibilità ho di ripulire il terreno qualora volessi cambiare coltura
Considera ce andrà a regime dopo 10 anni… è come piantare un bosco… in genere non si pensa di estirparlo altrimenti non vale la pena piantarlo ed aspettare così tanti anni…